Sessualità e Vita Umana: la Rivoluzione Sotterranea - ADI-Media

Sessualità e Vita Umana: la Rivoluzione Sotterranea

La vita umana e la sessualità sono diventate le questioni morali “spartiacque” della nostra epoca. Ogni giorno, i notiziari, ventiquattr’ore su ventiquattro, raccontano l’avanzata di una rivoluzione morale secolare in settori quali la sessualità, l’aborto, il suicidio assistito, l’omosessualità e il transgender. La nuova ortodossia è imposta attraverso tutte le principali istituzioni sociali: accademie, mass-media, scuole statali, mondo dell’intrattenimento, società privata e ordinamenti giuridici pubblici.

È facile rimanere intrappolati nella polemica più recente o nella notizia dell’ultima ora. Tuttavia gli eventi attuali sono soltanto effetti di superficie, come onde che increspano a mala pena l’oceano. La vera rivoluzione avviene sotto la superficie, a livello di visioni del mondo. Queste sono come le placche tettoniche, i cui spostamenti squassano la superficie e la scuotono fin dalle radici. In Ama il tuo corpo andremo oltre i titoli e gli slogan alla moda, per scoprire la visione del mondo che guida l’etica secolare. La comprensione dei principi fondamentali di questa visione della società contemporanea, ci permette di affrontare in modo intelligente e compassionevole le sfide morali con le quali l’attualità ci impone di fare i conti.

Da persona in precedenza agnostica, vorrei fornire una sorta di mappa delle teorie morali postmoderne, mostrando come svalutano l’essere umano e distruggono i diritti dell’uomo.

Quanti dissentono dall’ortodossia “politicamente corretta”, sono accusati di intolleranza e discriminazione, etichettati come bigotti e misogini, derisi e fatti oggetto di campagne intimidatorie.

Il prossimo passo può essere quello di negare ai cittadini la loro libertà religiosa, ed è già iniziato. Quanti resistono alla rivoluzione morale secolare hanno perso posti di lavoro, aziende e ruoli d’insegnamento. Altri sono stati cacciati dai programmi delle scuole di specializzazione, hanno perso il diritto di essere genitori adottivi, sono stati costretti a chiudere i centri di adozione, hanno perso il loro status di organizzazioni universitarie … e l’elenco di queste manifestazioni oppressive, purtroppo, è destinato a crescere.

 

Credenti complici del sistema

Non pensate che i fedeli siano immuni. Molte persone che s’identificano come religiose o cristiane sono cooptate dalla visione del mondo secolare, spesso senza rendersene conto. I numeri sono inquietanti:

 

Pornografia: circa i due terzi degli uomini cristiani guarda la pornografia almeno una volta al mese, lo stesso tasso dei maschi che non si dichiarano cristiani. In un sondaggio, il 54% dei pastori ha dichiarato di aver visto un video porno nell’ultimo anno.

Convivenza: un altro sondaggio ha rilevato che quasi la metà (49%) degli adolescenti con background religiosi ritiene giusta la convivenza prima del matrimonio.

Divorzio: tra gli adulti che s’identificano come cristiani, ma raramente frequentano la chiesa, il 60% ha avuto un divorzio. Di quelli che frequentano regolarmente la chiesa, il numero è pari al 38%.

Omosessualità e transgender: questi problemi stanno dividendo anche i gruppi religiosi più conservatori. In uno studio dell’istituto demoscopico Pew Research Center del 2014, il 51% degli evangelici millennial ha affermato che il comportamento omosessuale è moralmente accettabile.

Aborto: un sondaggio dell’editore evangelico LifeWay ha rilevato che circa il 70% delle donne che hanno scelto di abortire si auto-identificano come cristiane. E il 43%, nel momento in cui hanno abortito il loro bambino, ha affermato di aver frequentato una chiesa cristiana almeno una volta al mese o anche più.

 

Il problema è che molte persone considerano la moralità soltanto una lista di regole da seguire. In realtà, ogni sistema morale si basa su una visione del mondo. In ogni decisione che prendiamo, non stiamo soltanto decidendo cosa vogliamo fare. Stiamo esprimendo la nostra visione dello scopo della vita umana. Il teologo Stanley Hauerwas afferma che un atto morale “non può essere visto soltanto come un gesto isolato, ma implica scelte fondamentali sulla natura e il significato della vita stessa”.

Per essere strategicamente efficaci, quindi, dobbiamo analizzare ciò che le persone credono a proposito della “natura e del significato della vita stessa”. Dobbiamo analizzare la loro visione del mondo.

C. S. Lewis si esprimeva in questi termini: “Il cristiano e il materialista hanno credenze diverse sull’universo. Non possono avere ragione entrambi. Chi ha torto agirà in un modo che non si adatta al vero universo”. Il mio obiettivo in Ama il tuo corpo è di mostrare che la moralità secolare “non si adatta al vero universo”.

 

Una guida per la terra desolata

Viviamo in una terra desolata a livello morale, dove gli esseri umani cercano disperatamente risposte a domande difficili sulla vita e la sessualità. Ma c’è speranza! Nella terra incolta possiamo coltivare un giardino. Possiamo scoprire una moralità basata sulla realtà che esprime una visione positiva, che afferma la vita della persona umana, una visione che è più appassionante, più attraente e più liberatoria di una visione del mondo secolare. Per iniziare a comprendere come tutto ciò sia davvero possibile, comincia a leggere questo libro.

Il capitolo 1, “Io mi odio”, esamina tutti i problemi più salienti, evidenziando la visione a due livelli dell’essere umano che guida ogni area del dibattito pubblico odierno. Anche se volete concentrarvi su un argomento successivo, vi consiglio di iniziare leggendo il capitolo 1 per familiarizzare con la modalità di approccio generale cui farò ricorso nel resto del libro (si tratta di questioni controverse, e non tutte le obiezioni possono essere affrontate nel testo. Controlla comunque le note finali per approfondire l’analisi).

Il capitolo 2, “La gioia della morte”, si chiede come il dualismo corpo/persona sopporti argomenti laici come l’aborto e l’infanticidio.

Il capitolo 3, “Stimato cittadino”, svela l’impatto devastante dello stesso dualismo nelle argomentazioni a favore dell’eutanasia e nelle questioni correlate, come la ricerca sulle cellule staminali embrionali, i diritti degli animali, l’ingegneria genetica e il transumanesimo.

Il capitolo 4, “L’edonismo sessuale e il sesso nel matrimonio”, espone le bugie della cultura inerente alle relazioni sessuali occasionali. Contrariamente alle sue pretese di liberare il corpo, in realtà esprime disprezzo per il corpo.

Il capitolo 5, “Il corpo non voluto”, rivela come anche la pratica sessuale con persone dello stesso sesso, sminuisca il corpo.

Il capitolo 6, “Transgender, Transrealtà, si interroga su come è possibile aiutare le persone che pensano che il loro corpo sia in contrasto con il loro vero, e autentico sé.

Il capitolo finale, “La dea della scelta è morta”, trasferisce il dibattito dall’individuo portandolo a una dimensione sociale: in che modo il dualismo corpo/persona distrugge le nostre relazioni più intime, in particolare il matrimonio e la famiglia, lasciando le persone sole e isolate?

 


Tratto dal libro “Ama il Tuo Corpo”

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