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Basta Nascondersi Dietro al Passato

Il primo passo per superare il passato è rendersi conto che se il Signore è con te, non importa ciò che ti fanno gli altri. Questo è davvero tutto ciò di cui hai bisogno. Tutto quello che devi fare, è stare con il Signore. Giuseppe fu rifiutato dalla sua famiglia, ma fu accettato dal Signore. Anche se è stato maltrattato, non si è rivoltato contro il Signore. La sua fede lo manteneva stabile. Indipendentemente da quello che è successo ieri, se oggi ti afferri al Signore, il tuo passato non deve condizionare il futuro che ti aspetta. Se stai ancora pensando a chi ha causato il tuo problema, ti stai concentrando sulle persone sbagliate. Devi concentrarti su qualcuno che è lì per aiutarti.

Il Signore era con Giuseppe. Quindi, questo ragazzo rigettato e condotto in schiavitù era sotto lo sguardo vigile di Dio:

“Il SIGNORE era con Giuseppe: a lui riusciva bene ogni cosa e stava in casa del suo padrone egiziano. Il suo padrone vide che il SIGNORE era con lui e che il Signore gli faceva prosperare nelle mani tutto ciò che intraprendeva” (Genesi 39: 2, 3).

Giuseppe aveva un lavoro da portare avanti. Era al servizio di Potifar. In effetti, Giuseppe fece un’ottima impressione su quest’ultimo, al punto che gli affidò la conduzione di tutta la sua casa (Genesi 39:4-6). Il Signore ha aiutato Giuseppe nella situazione in cui si trovava e l’ha reso vittorioso in una terra straniera.

Se cammini con il Signore, Egli può fare per te la medesima cosa. Giuseppe ha semplicemente permesso a Dio di usarlo. Il problema con il passato è che può diventare un dittatore che controlla la tua vita attuale. L’unico modo per superare questo problema è sostituire il dittatore con il Signore, permettendogli di governare la tua esistenza di oggi.

Ci sono aspetti legati al passato che potresti non essere in grado di risolvere. Forse non riuscirai mai a convincere i tuoi genitori ad accettarti. I tuoi fratelli e le tue sorelle si ostineranno a non rivolgerti la parola e il tuo capo potrebbe emarginarti mostrando nei tuoi confronti dei pregiudizi insanabili. Ma quando il Signore è parte integrante della tua vita attuale, può sempre far accadere qualcosa.

 

La differenza

Ora, lascia che ti spieghi il motivo per cui Giuseppe è risultato migliore degli altri figli più grandi di Giacobbe. C’è una parte della storia di Giacobbe che non ho menzionato. Quest’uomo è stato un autentico disastro per molto tempo, ma quando è diventato vecchio ha avuto un incontro-scontro con un angelo. Secondo Genesi 32:24-32, Giacobbe lottò con qualcuno che il profeta Osea in seguito individuò in Dio stesso (Osea 12:4).

Giacobbe chiese una benedizione, quindi questo essere celeste, che potrebbe essere stato Cristo, manifestatosi in una teofania antecedente alla Sua incarnazione, lo benedisse dandogli tra l’altro un nome nuovo, Israele. Dopo quell’incontro Giacobbe rimase zoppo, quindi questa è stata un’esperienza che gli ha cambiato la vita in diverse maniere. Giacobbe disse: “Ho visto Dio faccia a faccia e la mia vita è stata risparmiata” (Genesi 32:30). Più tardi, ha rinnovato la sua alleanza con Dio a Betel (35:1-5).

Così nei suoi ultimi anni, Giacobbe iniziò a camminare con Dio e questo andò a vantaggio di Giuseppe poiché era ancora giovane. Forse poteva essere troppo tardi per i dieci figli maggiori di Giacobbe, ma egli prese comunque una decisione, e questo ha fatto la differenza nella sua famiglia.

Voglio incoraggiarti con questo pensiero: se sei un marito e un padre che guarda indietro e vede le decisioni sbagliate che hanno provocato delle rotture nella propria famiglia, potresti non essere in grado, con le tue sole forze, di risolvere quelle situazioni così intricate. Non puoi cambiare i tuoi figli. Ma se inizi a camminare con Dio, puoi recuperare alcuni di quei giorni, parte di quegli anni vissuti così malamente e le opportunità che pensavi fossero compromesse per sempre. Dio può sistemare ciò a cui non riesci più a mettere mano, poiché è al tuo fianco.

Quando Giuseppe era ancora un ragazzo, Giacobbe incontrò Dio. Non avrebbe potuto cambiare il passato, ma poteva camminare con Dio nel presente e vederlo benedire la sua vita, nonostante i suoi trascorsi. E questo è esattamente ciò che ha fatto.

 

Andare da qualsiasi parte, ma con Dio

Non importa cosa sia accaduto in passato. Se sei disposto a rimanere con Dio in tutte le situazioni della vita, potresti finire anche in prigione, se questo rientra nella volontà di Dio. Per Giuseppe, non c’era posto migliore che essere nella prigione del re, poiché sapeva che il Signore lo voleva proprio lì.

A volte Dio deve condurci nel precipizio prima di farci risalire. Deve condurti a toccare il fondo per poi collocarti sulla vetta. Deve farti attraversare la valle per raggiungere infine la cima della montagna. Il problema nasce quando siamo nel fondo delle valli della vita, poiché siamo indotti a credere che sia la fine del viaggio. Ma quando il Signore è con te, qualcosa sta per accadere.

Ecco perché Genesi 39:21 è un versetto che amo particolarmente: “E il SIGNORE fu con Giuseppe, gli mostrò il suo favore e gli fece trovar grazia agli occhi del governatore della prigione”. Il responsabile del carcere incaricò Giuseppe di dirigere tutta la prigione. Aveva individuato qualcuno che possedeva carattere, disciplina e dignità, quindi affidò proprio a lui questo compito.

Giuseppe si ritrovò di nuovo all’opera. E sappiamo tutti che tenersi occupati durante i periodi di prova è un buon modo per superarli. L’ozio è il migliore amico del diavolo. Giuseppe non ebbe il tempo di soffermarsi sul passato, mangiandosi il fegato, anche se avesse voluto farlo. Il Signore era con lui e aveva una meta più importante verso cui condurlo.

Quando ti consacri totalmente a Dio, il passato non deve più essere il fattore dominante nella tua vita. Questo significa che ciò che ti è successo cinque o dieci anni fa, o anche il mese scorso, non guiderà più i tuoi passi. Quello che ti è accaduto è ancora reale? Ovviamente lo è. Non sto parlando di una lobotomia frontale in modo tale da non ricordare più nulla, sto parlando di spezzare il condizionamento che proviene dal passato.

Questo è l’obiettivo dell’apostolo Paolo quando dice: “Dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la meta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù” (Filippesi 3:13, 14). Eppure era pienamente consapevole del suo passato come persecutore della chiesa (I Corinzi 15:9).

Come uomini dobbiamo fare i conti con quest’atteggiamento, poiché permettiamo che i fallimenti del passato ci impediscano di tentare nuovamente. Ma una volta che siamo consacrati al Signore, abbiamo a disposizione la Sua potenza che ci aiuta ad andare avanti, anziché guardare indietro. Questo è esattamente ciò che fece Giuseppe.


 

Tratto da “Basta Scuse”
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