Le origini del Risveglio Pentecostale moderno possono essere tracciate all’inizio del XX secolo, con un
evento chiave che si svolse nel 1901 a Topeka, Kansas, negli Stati Uniti. Questo movimento è strettamente legato alla figura di Charles Parham, un ministro del Vangelo che fondò la Bethel Bible College a Topeka. Il 1° gennaio 1901, Agnes Ozman, una studentessa del college, ricevette il battesimo nello Spirito Santo durante una preghiera di mezzanotte, parlando in lingue per la prima volta. Questo evento è considerato dai più come l’inizio del moderno movimento Pentecostale.
Parham e i suoi studenti credevano che il parlare in altre lingue fosse l’evidenza biblica del battesimo nello Spirito Santo, secondo quanto scritto in Atti 2:4, un verità biblica che divenne fondamentale per il
Pentecostalismo. Questa esperienza segnò anche l’inizio di una nuova enfasi sui carismi dello Spirito Santo nella vita cristiana, distinguendo il Pentecostalismo da altri movimenti evangelici del tempo.
Il movimento guadagnò nuovo slancio con il famoso Risveglio della Azusa Street Mission, che iniziò nel 1906 a Los Angeles, California, sotto la guida del pastore afroamericano William J. Seymour. Il Risveglio di Azusa Street durò diversi anni e attirò credenti da tutto il mondo, diffondendo ulteriormente le pratiche e le convinzioni Pentecostali, come il parlare in lingue, la guarigione divina e una forte enfasi sull’esperienza diretta dello Spirito Santo operante nella vita del credente nato di nuovo.
Questi eventi furono fondamentali per stabilire e diffondere il movimento Pentecostale come un distinto
movimento evangelico a livello globale. Oggi, il Pentecostalismo è ancora una delle correnti più dinamiche e in crescita del Cristianesimo mondiale, con milioni di membri in tutto il mondo.
Prima di Topeka: i “protopentecostali” e John Mark McNeil
Prim’ancora di tutto ciò vi furono movimenti, ministri e credenti che si possono annoverare tra quelli che
potremmo definire, in termini temporali, dei “proto-pentecostali”. Uno di questi è John MacNeil autore del libro “Vivere per lo Spirito” pubblicato da ADI-Media.
Nato in Scozia nel 1854 da una famiglia presbiteriana, è cresciuto nelle Central Highlands di Victoria, in Australia. Ha studiato al Ballarat College e all’Università di Melbourne, conseguendo un B.A. nel 1874. Inoltre, studiò teologia al New College di Edimburgo e fu ordinato ministro nel 1879. Poco dopo fu introdotto nel movimento della “Higher Life” anche chiamato Keswick Movement.
Sperimentò quella che lui definì “l’unzione dello Spirito Santo” e, nel 1881, iniziò un’opera evangelistica itinerante. La salute cagionevole, tuttavia, lo ostacolò notevolmente, finché non guarì miracolosamente bdopo l’imposizione delle mani da parte di un ministro anglicano. Girò quindi l’Australia, vedendo molte persone convertirsi a Cristo.
Nel 1890, insieme con altri credenti, formò un gruppo di preghiera noto come “La Banda”. Si incontravano regolarmente e pregavano per il risveglio. Si focalizzarono anche sulla necessità di un’effusione di Spirito Santo e ricercavano “il battesimo dello Spirito Santo per loro stessi e per tutti i ministri, i collaboratori e i membri delle rispettive Chiese”. Da questi momenti di preghiera nacque la decisione di tenere un convegno in stile Keswick a Geelong, con George Grubb, che aveva tenuto conferenze Keswick in Inghilterra, come oratore principale, insieme a MacNeil, Webb e altri.
Nel 1896 MacNeil fece un ultimo viaggio itinerante nel Queensland. Alla fine del viaggio, a fine agosto, ebbe un collasso e morì in un negozio della città.
Giorgio Botturi