La croce, anche per Gesù, rappresenta un osservatorio privilegiato. È un modo, anzi un luogo nuovo da cui guardare e parlare all’umanità. Gesù è fisicamente sospeso tra la terra e il cielo, tra la vita e la morte e le ultime parole del Figlio di Dio dovrebbero diventare, per tutti noi, le prime. Parole che accompagnano l’epilogo della Sua vita e l’esordio della nostra nuova vita. Chiudono la Sua esistenza terrena e inaugurano la nostra celeste. Grido soffocato e supplica che si schiude in un filo di voce: eppure quel legno diventa cassa di risonanza che amplifica all’infinito la voce del Salvatore. Lo Spirito Santo ci trasmette quelle parole con una cura del tutto particolare e fissa nella Sua Parola quelle brevi espressioni dal valore eterno. Parole che trattengono saldamente il credente alla croce, espressioni scorciate che ci ancorano per sempre a quello strumento di morte. Che la comunità dei credenti possa rimanere chiesa “sotto la croce”. Una chiesa costantemente all’ascolto delle Sue parole, a cominciare dalle ultime, da quelle riprese in questo libro snello e agevole.
La fusione di una voce chiara, una particolare capacità d’espressione, una vasta conoscenza della Bibbia e un profondo amore per Cristo Gesù, ha prodotto uno dei più nobili predicatori di tutti i tempi.