Sabato 29 novembre 2025, la Chiesa ADI di Roma Casilino ha ospitato il secondo ciclo di incontri del Progetto Formazione Scuole Domenicali nella Zona. L'evento ha visto la partecipazione di oltre centotrenta tra monitrici, monitori e genitori provenienti dalle province di Roma, Viterbo, Rieti, Terni e Perugia.
Il programma si è aperto con un intenso e benedetto spazio di preghiera e ringraziamento al Signore, seguito subito dopo da due studi biblici focalizzati sull’insegnamento cristiano.
Il ruolo della Parola di Dio e dello Spirito Santo
Il primo studio, tenuto dal pastore Vincenzo Coletta, ha rimarcato la centralità della Parola di Dio nell’insegnamento. La Scrittura deve continuare a essere il cardine su cui verte ogni nostro sforzo, che altrimenti risulterebbe soltanto un abile esercizio di tecniche umane senza frutti spirituali. Quando abbiamo a che fare con la Parola di Dio non può esserci separazione tra teoria e pratica: è la Parola che dobbiamo conoscere e sperimentare, la Parola che deve prima trasformare la nostra vita, e poi è in grado di trasformare quella dei bambini, dei ragazzi e dei giovani delle nostre classi.
Nel secondo studio, presentato dal pastore Roberto Vella, abbiamo approfondito il ruolo dello Spirito Santo nell’insegnamento, concentrandoci su due Suoi nomi: “Spirito della verità” e “Spirito di forza, amore e autocontrollo”. Come Spirito di Verità ci guida nella conoscenza della volontà di Dio, nella comprensione e nella spiegazione delle Scritture che Lui stesso ha ispirato. Come Spirito di forza, amore e autocontrollo ci darà la giusta capacità, il giusto sentimento e la giusta disciplina che ci serve per adempiere il nostro servizio.
Dopo un altro momento di preghiera la mattinata si è conclusa con un’agape fraterna. Le sorelle e i fratelli della comunità di Via Repetti hanno messo a disposizione i locali della Scuola Domenicale, preparando un pranzo per tutti i partecipanti, che hanno potuto intrattenersi insieme fino alle 16:00.
Il ruolo dei genitori

Nel terzo studio biblico, il pastore Giorgio Botturi ha affrontato un tema fondamentale e sempre più delicato: la genitorialità cristiana. Prendendo le mosse dalla parabola delle due case, abbiamo visto insieme come costruire “una casa a prova di tempesta”.
Prima di tutto ci deve essere il giusto architetto, che deve progettare e dirigere il lavoro di costruzione della nostra casa: Dio. Se non si segue il Suo progetto, tutto è destinato a crollare fin dall’inizio.
Si passa poi al fondamento: Gesù Cristo. Abbiamo bisogno di porre fondamenta solide e profonde che possano far sì che l’edificio possa superare anche le scosse più forti.
Anche il materiale con cui costruiamo dev’essere di prima qualità: “l’oro, l’argento e le pietre preziose” che soltanto lo Spirito Santo può fornirci.
Soltanto questo tipo di struttura potrà reggere alle sollecitazioni esterne provenienti da una cultura sempre più materialista e superficiale, e da quelle interne dovute alle problematiche che si possono creare tra coniugi e tra genitori e figli.
L’insegnamento biblico è fondamentale per il successo di questo progetto, non soltanto come trasmissione di verità bibliche, ma come espressione di una vita ripiena di Spirito Santo.
Culto conclusivo

La giornata si è conclusa con un culto aperto a tutte le comunità coinvolte. Il sermone esposto dal pastore Vincenzo Coletta ci ha ricordato quando Saul ha ascoltato il pianto del popolo minacciato da nemici crudeli (I Samuele 11). In questo episodio, Saul si dimostra sensibile alla volontà di Dio e alle necessità delle persone di cui era responsabile.
Anche noi siamo chiamati a essere attenti al bisogno, al pianto (anche silenzioso) che c’è nelle nostre famiglie, nelle nostre classi di Scuola Domenicale, nelle nostre comunità e nelle persone che ancora non conoscono Gesù. Per fare questo dobbiamo essere disposti a fermarci dalle nostre occupazioni e rispondere alla chiamata che il Signore ci ha rivolto, lì dove ci troviamo.
Andrea Botturi
